Chi siamo | Cosa facciamo | Contatti | Pubblicità | venerdì 22 novembre 2024 |
Facebook, Twitter, Youtube stanno cambiando il modo di fare comunicazione. Le aziende tendono a promuovere campagne multicanale e i risultati danno loro ragione. Per meglio conoscere l’utilizzo di questi strumenti da parte delle aziende sul mercato italiano è stato costituito Brands & Social Media. Osservatorio su 100 aziende e la comunicazione sui social media in Italia”, frutto delle ricerche di OssCom, Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell’Università Cattolica per Digital PR. Sono state selezionate le aziende leader sul mercato italiano, divise in cinque settori: Consumer Electronics, Automobili, Banche/Assicurazioni, Retail/Grande Distribuzione e Servizi. Sono stati analizzati solo i profili aziendali ufficiali in lingua italiana di cui sono stati rilevati diversi parametri per comprendere il grado di esposizione delle aziende sui social media: la coerenza delle iniziative proposte; l’identificazione degli spazi e delle modalità di interazione con gli utenti e lo stile comunicativo. In questo modo è stato possibile stilare una classifica delle aziende in funzione della loro presenza.
I risultati nel settore Consumer Electronics
Il primo report riguarda le aziende del settore Consumer Electronics. Da Nokia a Nikon, da Samsung a Lg, passando per Sony, Jvc, Apple: 20 aziende attive nella produzione di personal computer, telefoni cellulari, macchine fotografiche, televisori, stampanti e consolle per il gioco sono state esaminate nel loro rapporto con i social media. La classifica Consumer Electronics è dominata da Nokia che fa registrare un’elevata frequenza di aggiornamento dei profili (una media di 2 post su Facebook al giorno, di 10 tweets al giorno e 2 video su YouTube al mese) ma anche un numero elevato di fans su Facebook, e di followers su Twitter (al momento dell’analisi oltre 21.000).
A ogni social media la sua funzione
Non tutte hanno profili su ogni canale, ma chi li ha attivati tutti, come Lg, attribuisce a ciascuno una funzione diversa: il blog è il luogo dell’approfondimento, mentre Facebook e Twitter servono per instaurare un rapporto diretto con gli utenti. Si consolida il ruolo della comunicazione video con Youtube. Perde invece importanza il blog aziendale che fino a qualche tempo fa sembrava il naturale sbocco della comunicazione sul web da parte di un’azienda, a conferma del fatto che su una rete sempre più ampia è meglio stare là dove si trovano tutti che farsi cercare con un mezzo in cui l’interazione è più limitata.
Un’interessante infografica dà conto dei risultati ottenuti.